SINDACO
Rita Rossa
VERGOGNA!
Pretendere che si ottemperi ad una sentenza definitivamente esecutiva,
che si applichino tutti gli istituti contrattuali del CCNL-Dirigenti area II 2006-2009,
è per la Sindaco e per i componenti di Giunta presenti alla seduta del 26.09.2012
un COMPORTAMENTO MOLESTO e di "disturbo" alla attività amministrativa comunale.
Dopo tre mesi di miei inviti a pronunciarsi sugli indirizzi da
dettare ai dirigenti-gestori del Comune di Alessandria
la nuova Sindaco e la sua Giunta hanno finalmente
adottato un atto di indirizzo che è una offesa
all'etica, alla giustizia ed al buon governo.
Nella parte propositiva dell'atto si dice che l'Avvocatura comunale ha inviato alla Procura
copia "delle suddette missive" (chiama "missive" le mie due istanze e la
corrispondenza successiva alle istanze).
Avevo già provveduto io ad inviare alla Procura della Repubblica sia le mie due istanze
(una alla Sindaco ed una al Segretario Comunale) e sia ogni lettera successiva
(si chiamano istanze e lettere e non "missive") in allegato ad un esposto-denuncia
dei comportamenti arroganti tenuti a fronte delle mie due istanze.
E' ora che le diverse Aministrazioni comunali di Alessandria,
senza distinzione di colore politico, la smettano di
COSTRINGERE i cittadini a ricorrere alla Giustizia per
OTTENERE giustizia.
I DOVERI di IMPARZIALITA' e di TRASPARENZA imposti dalle norme
sono per i dirigenti e gli amministratori del comune di Alessandria
TOTALMENTE SCONOSCIUTI.
Ricordare loro tali doveri è atto di fastidio e di LESA MAESTA'.
MA CHI SI CREDE DI ESSERE QUESTA GENTE?
PER LA LIBERTA' DI ESPRIMERE LE NOSTRE IDEE, DI SCRIVERE PER INFORMARE,
DI DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI PRETENDENDO TRASPARENZA ED IMPARZIALITA'
HANNO LOTTATO IN TANTI SACRIFICANDO, A VOLTE,
LA LORO VITA.
La deliberazione di Giunta N. 251 è stata adottata il 26.09.2012
ed è stata dichiarata immediatamente eseguibile,
La frase "TESTO RISERVATO NON PUBBLICABILE",
che compare dopo il dispositivo, è finalizzata, più che a tutelare la mia riservatezza,
a celare i comportamenti faziosi, di parte, della Amministrazione comunale.
O sei un "amico", un compagno di merende, o sei un nemico da schiacciare!
Il dispositivo della deliberazione, più che la definizione di un indirizzo è una
conferma ed un sostegno ai comportamenti omissivi e dilatori tenuti dalla burocrazia.
In veste di facente funzione di Segretario Generale
ha partecipato alla seduta di Giunta la Bocchio.(*vedi nota in calce)
Sempre la Bocchio, come responsabile della Direzione
Staff Avvocatura, ha espresso parere di regolarità tecnica favorevole
e probabilmente ha anche steso personalmente o dettato il testo della deliberazione.
Nella seduta di Giunta erano presenti:
Rossa Maria Rita Sindaco
Falletti Claudio Assessore
Ferralasco Marcello Assessore
Ivaldi Giovanni Assessore
Trifoglio Oria Assessore
Una maggiore intelligenza, più che la mancanza di pudore,
aveva impedito alle due Giunte precedenti (Scagni e Fabbio) di
schierarsi pubblicamente con i burocrati che, negli anni, hanno,
a diverso titolo, preso parte alla vicenda.
L'atto, conseguente ad una mia istanza, è stato adottato nella più
arrogante inosservanza di quanto disposto dall'art. 10bis della Legge 241/90
così come introdotto dall'art. 6 della Legge 15/2005.
Nonostante i tentativi di alcuni legislatori illuminati di separare i poteri
di indirizzo e di controllo spettanti alla politica dai poteri di gestione
spettanti alla burocrazia, politici e burocrati continuano a presentarsi
come un tutt'uno nel tentativo di coprire comportamenti di parte.
Il tentativo della L 241/90 con le sue successive modificazioni ed integrazioni
di far partecipare, in modo trasparente, il cittadino ai procedimenti di
formazione delle decisioni e di imporre una situazione nella quale
sia possibile DISTINGUERE le responsabilità conseguenti
ad atti di indirizzo e di controllo dalle responsabilità
conseguenti ad atti gestionali
viene SISTEMATICAMENTE
SABOTATO.
Politici e burocrati dividono arbitrariamente i cittadini in due categorie,
si appropriano del denaro pubblico e lo utilizzano
o per favorire gli appartenenti a quella che considerano la categoria dei loro amici
o per danneggiare quelli che hanno relegato nella categoria di coloro che considerano loro nemici.
Tali comportamenti, se pur ricorrenti in ogni forma di potere nel tempo,
sono divenuti abitudine delle Amministrazioni elette a seguito della L. 81/1993.
Spesso il consenso di 1/3 dell'elettorato, ha legittimato le Amministrazioni
a fare esclusivamente gli interessi di una parte utilizzando il contributo intero della collettività.
Eccovi la deliberazione della Giunta Comunale
capeggiata dalla sindaco Rita Rossa,
i documenti prolegomeni e la storia.
(fai un click sul palazzo)
Ho denunciato i comportamenti alla Procura della Repubblica
ed ho dato incarico ai miei legali di fare richiesta di danni
(che ho, sin qui, evitato di chiedere).
Quanto ricaverò dalla richiesta danni verrà devoluto totalmente alla comunità.
Lotterò sino a quando i responsabili dei ritardi e delle omissioni verranno condannati a
pagare personalmente i danni conseguenti alla pervicacia nell'insistere a sostenere azioni ingiuste.
Siano essi i politici che le hanno suggerite e/o i dirigenti che le hanno sostenute.
Per una cognizione degli eventi che riguardano il rapporto di lavoro dal 1992 ad oggi (luglio 2016) fare click sulla icona che segue
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*il vezzo di indicare una persona fisica con il solo cognome preceduto dall'articolo determinativo è consuetudine di coloro che operano nella giurisdizione della Giustizia. La sig.ra Orietta Bocchio utilizza tale modalità di indicazione delle persone delle quali "dice" (di solito segretando) qualche cosa. Qui, in violazione dei miei valori di rispetto delle persone, uso la stessa modalità.