Io

Ad un convegno recente

Sono nato in tempo di guerra a Cuorgnè, in provincia di Torino, il 14 giugno 1942.

Mio padre Bruno era di Solero mentre mia madre Rosa Tartaglino era di San Damiano d’Asti.

Mio padre, Bruno, nel 1941, dopo il servizio in prima linea sul fronte albanese come ufficiale di artiglieria, ha conosciuto e sposato mia madre Tartaglino Rosa ad Asti.

Da sinistra mio nonno  materno Ambrogio, mia madre Rosa e mio padre Bruno con a lato i tre fratelli di mia madreGiovanni, Luigi e Giuseppe con, in primo piano, la sorellina di mia madre Teresina

Prestava servizio in qualità di ufficiale istruttore presso la scuola di artiglieria da montagna di Cuorgnè (TO) quando, il 14 giugno del 1942, io sono nato.

Dopo solo tre mesi mio padre venne trasferito alla scuola di artiglieria costiera di Terracina (NA) dove  mia madre ed io siamo rimasti sino a poco prima della firma dell’armistizio dell’otto settembre 1943.

Giugno 1943 – A Terracina in braccio a mio padre

Pochi giorni prima della firma mio padre venne informato … di quanto sarebbe successo ed ha mandato, con un treno merci, me e mia madre a Solero, dai genitori paterni.

Alla comunicazione ufficiale della firma dell’armistizio mio padre, in assenza di ordini dal comando d’arma, sciolse il reggimento e tornò a Solero a piedi con, in spalla, il grammofono che mia madre gli aveva regalato.

Giunto a Solero mio padre prese contatto con l’on Livio Pivano,  responsabile nell’area delle formazioni “Giustizia e Libertà”  e poi primo Prefetto dopo la Liberazione.

Dopo aver organizzato una formazione, che poi da lui prese il nome, iniziò le prime azioni di guerriglia ad ovest di Alessandria…

A metà gennaio del 1945, tornò di notte a casa a trovarci …

Una spia del paese  lo aveva denunciato …

Le brigate nere lo imprigionarono…

…  lo torturarono per diversi giorni …

… ed infine, visti vani i tentativi di ottenere informazioni, lo trascinarono …

sulla strada coperta di neve là, …

​…dove, con 97 colpi di mitra, lo trucidarono …

… lasciandolo nella neve poco prima di Casalbagliano …

…con il solo occhio rimasto a guardare il cielo …

…là dove oggi sorge una lapide che lo ricorda insieme a tre suoi compagni

La lapide che sulla strada che va da Alessandria a Casalbagliano ricorda mio padre ed i suoi tre compagni. Sulla lapide, il primo prefetto di Alessandria dopo la Liberazione, l’On. Livio PIVANO ha voluto la scritta: Tu che passi ricorda all’itala gente

IO …quella notte, in CONNESSIONE  CON CHI MI AVEVA PORTATO IN BRACCIO CON AMORE HO PERCEPITO IL SUO ADDIO  …

Quella notte, in entanglement quantistico, ho percepito il suo addio terreno …

–ed il messaggio di infinito amore…

Vin –  agg. 20240204

continua