L’ITALIA: UNA GABBIA DI UMANI SUI QUALI SI STA PER COMPLETARE, CON LA VACCINAZIONE PFIZER, UN CRIMINALE ESPERIMENTO DI MUTAZIONE DELLA SPECIE.

Il prof. Alessandro Meluzzi mi scrive:
Il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, Domenico Arcuri,ha scelto il vaccino Pfizer e ha incaricato l’architetto Stefano Boeri di occuparsi della campagna di vaccinazione di massa che probabilmente in Italia inizierà a metà gennaio.


L’architetto ha pensato a tutto: al logo, allo slogan e all’allestimento dei 300 gazebo nei quali gli Italiani si sottoporranno al vaccino.
Il logo è una primula e lo slogan è ‘l’Italia rinasce con un fiore’.
Lo dico senza alcuna ironia.


Il vaccino petaloso distribuito a breve nei gazebo “Boeri style” consentirà la più grande sperimentazione nella storia della medicina e della bioetica degli ultimi secoli.


Infatti, tale vaccino permetterà di verificare gli effetti dell’introduzione di un tratto di RNA programmato con interazioni marcate sugli equilibri genetici e fenotipici di un organismo umano.


Soltanto fra una ventina d’anni potremo accertare tutte le conseguenze positive e negative di questa inoculazione.


Nel rapporto costi-rischi-benefici, che sta alla base della medicina, i conti degli effetti sugli acidi nucleici possono essere fatti inevitabilmente in un tempo molto lungo.

Non saranno certamente i primi mesi con le reazioni avverse acute a determinare gli effetti di questa immensa sperimentazione.


Quali effetti produrrà nella storia della scienza (e dell’Umanità n.d.t.) è difficile dirlo.


Potrebbero essere straordinari, potrebbero aprire la strada a nuove tecnologie per la modificazione del genoma, magari per la cura del cancro o di malattie congenite.


Gli esiti potrebbero anche essere imprevedibili e negativi.


Ad ogni modo, il vaccino è stato scelto ed è stato selezionato in un modo che non lascia possibilità vere alle persone, alle quali non verrà garantita costituzionalmente la libertà di scelta.


Qualora non si raggiunga quel fatidico 70% di vaccinati, si annunciano sfaceli di ogni natura.

Addirittura l’igienista Fabrizio Ernesto Pregliasco minaccia che la mascherina non si potrà togliere finché il 70 per cento della popolazione non sarà vaccinata.


Ma quella stessa percentuale del 70% continua ad apparire sugli schermi illuminata dei nostri dispositivi elettronici.


Infatti, anche l’efficacia dei vari vaccini si situa intorno a quella percentuale.
Il ché non rassicura per niente.


Sarà interessante anche valutare gli aspetti giuridici, oltre che quelli bioetici, di questa grande operazione di massa.


Un’operazione che appare molto sproporzionata rispetto alla malattia che l’ha prodotta.


Si ha quasi la sensazione che qualcosa di più profondo sia stato programmato a livello planetario.


Come ho detto anche nei miei interventi precedenti, sembra che una regia mondiale abbia in progetto la realizzazione di una nuova umanità.


Ovviamente anche in questo caso dobbiamo aspettare di vedere ciò che accadrà, ammesso che noi si sia ancora vivi per raccontarlo.


Non voglio insinuare che il vaccino uccida.


Ma certamente c’è qualcosa di sospetto per la celerità della campagna vaccinale.